Il critico Antonio D'Orrico mette al bando il nuovo libro di Wu Ming 4 scrivendo nell'inserto Sette del Corriere: “Non leggete L’eroe imperfetto di Wu Ming 4: basta coi finti sperimentali”.
Come sempre seguiro' il consiglio di tali luminari abituati a stroncare ogni opera del collettivo andando in libreria ad acquistare il volume.
Wu Ming 4 sul divieto:
In realtà è molto interessante il commento telegrafico di D’Orrico per il sottotesto che implica. Siccome gli sta sul cazzo Wu Ming sconsiglia di leggerne i libri, perché “basta coi finti sperimentali”. Cosa c’entra “L’eroe imperfetto” con lo sperimentalismo? Niente, machissenefrega, non vorremo mica farne una questione di serietà dello scrivente? :-)
Si rivela una posizione aprioristica: basta con Wu Ming. La cosa che D’Orrico trova davvero intollerabile e paradossale è che dopo dieci anni noi siamo ancora qui. Lui ed altri probabilmente pensavano che si sarebbe trattato di una vampata, di un esperimento, appunto, una trovata commerciale, e invece… passano gli anni e siamo ancora tra i maroni.
Scrivevo all’inizio di questo thread che trovo interessante il gesto di D’Orrico perché non è affatto dovuto. Avrebbe potuto tacere, non fare accenni a un libro nemmeno aperto, tra le decine che riceve ogni settimana, invece ha voluto dire “Non leggetelo”. Occhio perché la formula scelta è rivelatrice, è un imperativo. Non si tratta di uno “sconsiglio”, ma di un divieto. Sbaglierò, ma ai miei occhi è rivelatore di un certo nervosismo. Del quale, naturalmente, mi compiaccio…
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