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24 settembre 2010

Pisapia: basta divieti e cancelli la città si governa con il sorriso

Pisapia: basta divieti e cancelli la città si governa con il sorriso - Milano - Repubblica.it
LA VIVIBILITA' (Milano può chiudere a mezzanotte? E' giusto che i mezzi pubblici si fermino di notte e che vi sia il divieto di alcol per i minori di 16 anni?). A Milano le cancellate di Riccardo De Corato e delle giunte di centrodestra non hanno mai risolto i problemi. Il taxi rosa per la Moratti è stata un´operazione d´immagine, la maggior parte delle donne non sa nemmeno della sua esistenza. Milano è sempre stata capace di accoglienza, di apertura, di tolleranza. Nella sua ottica colpevolizzante e repressiva, il centrodestra ha inventato cancellate, recinti, divieti e coprifuochi. Il coprifuoco c´è in periodi di guerra, a chi fa la guerra il sindaco di Milano? Ai giovani? Agli anziani? Ai milanesi? Se diventerò sindaco farò di tutto per non cancellare gli aspetti più vivi della città. Io credo che si possa e si debba governare col sorriso, mirando a un consenso che viene dall´autorevolezza e non dal terrore.

LA CASA (Che fare contro gli affitti esorbitanti? Va bene dare a canoni agevolati gli edifici comunali sfitti per combattere il caro casa?). Milano non è una città per giovani. Ma poiché una delle sue ambizioni irrisolte è quella di essere una città universitaria, il Comune potrebbe fare moltissimo per attrarre gli studenti. Invece c´è un numero incredibilmente alto di appartamenti sfitti e inutilizzati. Il problema non è aumentare il numero di metri cubi costruiti, ma avere una politica della casa che tenga conto delle esigenze reali della popolazione. Dico questo perché la mancanza di posti letto per universitari fa di Milano una città inadeguata rispetto alla richiesta degli studenti. I grattacieli non sono alla loro portata. Il caro affitti colpisce anche le coppie giovani e i ragazzi che non riescono a uscire dalle case dei genitori. Il Comune deve fare una politica di affitti agevolati mettendo a disposizione i tanti immobili di sua proprietà. Dobbiamo evitare che le giovani generazioni abbandonino la città.

LA RICERCA (Come ovviare alla distonia fra il percorso formativo della scuola e il mondo del lavoro? Come attrarre più studenti dall'estero?). Milano deve porsi alla guida dell´innovazione, della ricerca scientifica, della cultura. Di qui deve partire un segnale di ripresa. In questi ultimi anni sono partiti i migliori cervelli per arricchire la ricerca internazionale. Ma qui ci sono i centri più avanzati della ricerca per la lotta contro il cancro, qui il Politecnico ha sfornato le energie migliori per il progresso tecnologico. Tutto questo patrimonio sembra essere ignorato e osteggiato dal governo della città. Bisogna invertire la rotta perché la ricerca si traduce in posti di lavoro reali e concreti. Gli stage devono essere il collegamento tra il mondo universitario e l´ingresso regolato nel mondo del lavoro.

LA CULTURA (Mancano spazi per i giovani esordienti. Dopo il Piccolo e la Scala cosa c'è? La città si è inaridita dal punto di vista culturale?). Milano è la città della Scala e del Piccolo Teatro, del Cenacolo, dell´Ambrosiana e del Poldi Pezzoli, non può essere solo la capitale della moda e del design. Una giunta comunale deve sapere che la cultura non è solo divertimento o tempo libero ma un investimento per il futuro. Vanno intrapresi progetti di residenza multidisciplinare recuperando spazi che già esistono dove artisti, musicisti e attori possano insieme far emergere la propria capacità di produrre cultura. Chiediamoci perché il Festival della Letteratura è a Mantova quando Milano è la capitale dell´editoria. Lo stesso MiTo, di cui l´attuale sindaco si vanta, ha le sue radici nell´esperienza di "Settembre Musica" di Torino. La risposta è che la città ha perso la guida della politica culturale del Paese.

L´INNOVAZIONE (Come garantire a tutti la banda larga? Come rendere tecnologicamente più accessibili e trasparenti gli uffici comunali?). Il traguardo di allineare Milano con le tecnologie più aggiornate è a portata di mano. L´occasione, straordinaria, è l´Expo 2015. Un centrodestra confuso e assetato di potere parla solo di aree. La vera scommessa, che si rischia di perdere, è che Expo sia una grande occasione per mettere in campo la capacità di innovazione del Paese. Già dal 2011 la città dev´essere la capitale della banda larga, del wifi gratis, deve applicare le forme più avanzate di rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini via Internet. La macchina comunale vanta un grande patrimonio di professionalità che va sfruttato e valorizzato, non occorre cercare fuori da Palazzo Marino, come ha fatto Letizia Moratti per accontentare amici e conoscenti.

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