Il Presidente Napolitano: «Rispettare il Tricolore è un dovere per chi ha ruoli di governo»

31 marzo 2011

Emma Bonino si candida a Milano.

 A Milano si vota, io per primo, Radicali per Pisapia, senza se e senza ma.
 Corriere della Sera.it
 MILANO - «Mi candido anch'io, con "i Marchi"» (Marco Cappato e Marco Pannella). Così Emma Bonino, vicepresidente del Senato, comunica con una mail inviata a iscritti e simpatizzanti della Lista Bonino Pannella l'intenzione di essere presente alle prossime amministrative milanesi. Bonino ricorda in un comunicato diffuso giovedì mattina che «13 mesi fa non mi fu consentito di candidarmi alle elezioni regionali a sostegno di Marco Cappato come candidato presidente della Lombardia per la Lista Bonino-Pannella». «Nonostante il fatto che il 5,5% degli elettori di Milano ci avesse votato alle europee di un anno prima - aggiunge -, non riuscimmo a raccogliere abbastanza firme sulle nostre liste. Perché? Perché ci fu impedito, nell'illegalità. Sempre grazie all'illegalità, Roberto Formigoni si potè invece presentare con centinaia di firme false, facendosi rieleggere per la quarta volta e ottenendo che la truffa elettorale rimanesse (finora) impunita nei tribunali e nascosta al grande pubblico dei salotti tivù».
PER PISAPIA - «Proprio per liberarci da quel sistema di illegalità e di potere - prosegue Emma Bonino - abbiamo deciso di provare a legalizzare Milano, presentando la Lista Bonino-Pannella alle elezioni comunali per un progetto di trasparenza assoluta della pubblica amministrazione, di libertà economica e d'impresa, di laicità e diritti civili, di trasformazione ecologica della città». Marco Cappato, secondo quanto precisato, guiderà la lista che, come già annunciato in passato, sosterrà il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia.
IN FONDO ALLA LISTA - «Marco Pannella e io stessa - afferma la Bonino - saremo candidati in fondo alla Lista per sostenere in ogni modo questa nuova impresa radicale». La Lista Bonino Pannella, dunque, organizza per il prossimo weekend una tre giorni di mobilitazione straordinaria perché, come dice la stessa Bonino, «è fondamentale raccogliere subito e di slancio le firme autenticate. Daremo così il segnale che non ci siamo rassegnati al sistema di potere Formigoni-Moratti, e che legalizzare Milano per noi è possibile». (fonte: Ansa)

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