Il Presidente Napolitano: «Rispettare il Tricolore è un dovere per chi ha ruoli di governo»

31 agosto 2010

Burp !


Ora che quel pezzente di Gheddafi , dittatore di uno Stato privo di diritti civili, ha smontato la tenda da Roma, vorrei mandare affanculo chi sostiene che far affari con quel farabutto complice delle stragi di Ustica e Lockerbie nonché ultimo bombarolo che sparò 2 missili scud nelle vicinanze dell'isola di Lampedusa, quindi in territorio italiano, conviene non ostante le pagliacciate grottesche che ci propina.
Non c'è scritto da nessuna parte che noi cittadini dobbiamo sopportare tutto questo fango per far piacere a chi ? ai soliti 4 stronzi industriali o banchieri.
Io non ci sto. Fanculo.
Burp!

30 agosto 2010

Giuliano Pisapia vs Letizia Brichetto

L'avvocato è l'unico in campo, al momento, per le primarie del centrosinistra.

Giuliano Pisapia:«Stiamo perdendo tempo. Ma Letizia è battibile»

«Sempre più milanesi sono delusi da vent'anni di governo di centrodestra». I cento punti? Lettera morta.

«Dobbiamo stare attenti. La Moratti si sta muovendo bene, recuperando parte del consenso che aveva perso». Giuliano Pisapia, ancora unico candidato sindaco del centrosinistra, lancia l'allarme: «Ho molto rispetto per la discussione interna al Pd. Certo, se durante l'estate fossimo stati di più a contrastare la propaganda del centrodestra, avremmo avuto maggiore forza».

Avvocato, cosa le ha insegnato questo agosto milanese?
«Sono rimasto in città per mantenere l'impegno preso con i tanti che, da diversi ambiti professionali, culturali e sociali, hanno sollecitato la mia candidatura. Mi è servito a capire meglio il disagio di tanti cittadini che durante l'estate, soprattutto nelle periferie, si acuisce. Ci fossero stati più candidati del centrosinistra a presidiare il territorio, ripeto, saremmo stati più forti: intanto, però, abbiamo messo insieme schegge di un programma che vogliamo costruire con tutti».

Il suo giudizio sull'operato del sindaco?
«Basta rileggere i cento punti del suo programma, rimasti praticamente tutti lettera morta. Dove sono la linea 4 e la 5 di metropolitana? Dove sono le «case dignitose per tutti e prezzi accessibili»? Dove sono le metropolitane aperte fino all'1 e 30 di notte e 24 ore nel weekend? Dov'è la consulta per gli stranieri? E la Biblioteca europea? In compenso, il bike sharing è rimasto a metà e sull'Ecopass è stata costretta al passo indietro».

È battibile?
«Sì, anche perché sempre più milanesi sono delusi da vent'anni di governo di centrodestra. Ma deve esserci una forte coalizione e le primarie devono essere momento di confronto e mobilitazione dei tanti disillusi del centrosinistra e di quelli che alle ultime elezioni hanno disertato le urne perché non si sono riconosciuti nei vari candidati scelti dalle segreterie del partito».

Se non vincerà alle primarie?
«Darò tutto il mio appoggio per costruire un programma e una squadra in grado di battere il centrodestra e ridare vita e governo a Milano».

Che sindaco vorrebbe essere?
«Un sindaco cittadino in mezzo agli altri cittadini. Se venissi eletto, mi occuperei anzitutto di casa e lavoro. E comunque starei più in aula consiliare e tra i milanesi che in ufficio».
Excursus su Letizia Moratti:
  • L.Moratti va a cena da Gheddafi, a Roma, per parlare di un gemellaggio tra i ghisa e i vigili libici. La moschea, essenziale per Milano, puo' attendere.
  • Il gip Maria Grazia Domanico nel provvedimento con cui ha archiviato l'inchiesta per abuso d'ufficio, concussione e truffa a carico, a vario titolo, di Letizia Moratti, assolve con queste parole il sindaco : "Si ritiene che le modalità di rimozione dei dirigenti, per quanto censurabili sotto diversi profili, non abbiano travalicato il limite dell'illecito penale". L.Moratti non si scusa per le consulenze d'oro.
  • L.Moratti è in difficoltà con gl'alleati della Lega che vorrebbero come candidato U.Bossi.
  • L'asilo nell'area Montecity Santa Giulia è stato dichiarato inagibile dall'Arpa a causa delle bonifiche effettuate male, L.Morati è stata costretta a far marcia indietro dopo le sue dichiarazioni rassicuranti sulla zona.

29 agosto 2010

Moralità domenicale

Andare a cercare funghi è un hobby.
L'alpinismo è un hobby.
Le gite in motocicletta sono un hobby.
L'immersione subacquea è un hobby.
Sciare è un hobby.
Fumarsi un joint al parco è vietato.


28 agosto 2010

Cota e la Nannini contronatura


Cota e la Nannini
Caricato da redstripe2010. -

Un fantastico Roberto Cota, governatore del Piemonte che vietò la pillola RU486 quando fu appena eletto, balbetta e arrossisce quando gli viene chiesto un parere sul concepimento del figlio da parte della cantante Gianna Nannini, sostenendo che va contronatura e difendendosi, peggiorando la situazione, con l'affermazione "cerco d'essere un politico serio".
Ritenta, sarai più fortunato.
Qui il video completo.

27 agosto 2010

La protesta antiMondadori

La protesta anti Mondadori ed Einaudi si è manifestata, ancora una volta, grazie a un editoriale, scritto su “ La Repubblica”, dal teologo Vito Mancuso dopo che la vertenza col fisco da parte della Mondadori si potrà chiudere tramite il versamento di soli 8,6 milioni di € al posto di 350 milioni di €.

In questi giorni si sono fatte liste d'autori di sinistra che pubblicano grazie a queste due prestigiose case editrici, ricche di storia, e passate solo negl'ultimi decenni al grande capo Silvio Berlusconi, quindi, bisogna chiarire, che queste aziende non sono una sua creazione come Mediaset o Publitalia.

Il primo a fare un passo indietro fu Giorgio Bocca che stampò il suo ultimo libro Mondadori, “ Il Dio denaro”, nel 2001 per poi iniziare la sua collaborazione con Feltrinelli; l'origine dei dubbi degl'intellettuali cominciò così.

Quest'anno, il premier Silvio Berlusconi, accusò gli autori antimafia di far cattiva pubblicità all'Italia e, in special modo, puntò il dito contro Roberto Saviano, autore di Gomorra, libro pluripremiato e tradotto in svariate lingue.

La protesta montò e divenne sempre piu' populista con la caccia all'autore con il cuore a sinistra e portafoglio a destra.

La questione, che sfugge ai piu', è che ogni scrittore ha il desiderio di veder pubblicato il proprio libro con la maggior tiratura possibile e, per molti autori, la Mondadori o la Einaudi, sono le uniche possibilita'.

Certo, gli autori citati in questi giorni di polemica probabilmente avrebbero spazio anche in altre case editrici essendo gia' annoverati nel pantheon delle grandi firme, ma non con la stessa esposizione e pubblicità in quanto bisogna riconoscere a queste 2 aziende una leadership nel settore del libro.

Essere pubblicati da Mondadori ed Einaudi non significa essere sul libro paga di Berlusconi, gli autori guadagnano sulle vendite del libro con le royalties quindi, se il prodotto finale non è di gradimento al pubblico, sia l'autore che la casa editrice non hanno ricavi.

Ci sono casi “anomali", come il collettivo Wu Ming, che riescono a ottenere le giuste condizioni dalla Einaudi, editore delle loro opere, come la stampa solo su carta ecosostenibile e la riproduzione telematica gratuita, non sono sottigliezze di poco conto.

Luca Casarini, noto militante della sinistra antagonista, è riuscito a far stampare il suo primo libro noir, dopo il niet della Feltrinelli, con la collana Strade Blu edita Mondadori, quindi ha avuto l'opportunita' di far conoscere la sua opera al pubblico che altrimenti sarebbe rimasto privato di un libro.

Il cittadino può benissimo boicottare un'azienda, però il libro è cultura e trovare lo stesso libro stampato da un'altra casa editrice è impossibile, quindi che fare ?

Privarsi di un libro, un pezzo di cultura, come se fosse un prodotto bancario o un format televisivo, è irragionevole.

Il dissenso si può e si deve esprimere in altre forme, meno masochiste, non lasciando il campo libero agli autori di destra che avrebbero comunque carta bianca nello scrivere e proporre le loro opere.

Il collettivo Wu Ming ha spiegato, in più riprese, come la pensano sulla questione, sostenendo che la loro posizione non è cosi' comoda come potrebbe sembrare, in quanto si prestano alle critiche del fuoco amico solo per aver scelto di dare sfogo alle proprie opere con Einaudi e, sottolineando, che loro vogliono “Resistere un giorno in piu' del padrone” finché ci sarà la possibilità di lavorare con la suddetta azienda oppure, nel peggiore dei casi ,essere cacciati per le proprie idee se non sarà possibile portarle avanti; meglio essere dentro al mondo, cosi' ristretto e barricato, dell'editoria per potersi poi schierare contro a un'ideologia, ora maggioritaria, di questo Paese, che essere ininfluenti nel dibattito.

26 agosto 2010

Persecuzione di Stato

Oggi, mentre stavo riposando a casa, è suonato il campanello. Sono andata ad aprire stanca per il caldo e per una giornata di lavoro appena terminata. La stanchezza per me è pericolosa perché la stanchezza uccide l’adrenalina e l’adrenalina è quella che ti fa vivere giorno per giorno cercando di dimenticare il fatto che Federico non c’è più.

La stanchezza è la mia vera nemica. e purtroppo sono molto stanca.

Ho aperto la porta e c’erano due ufficiali di polizia che si sono subito qualificati e mi hanno “identificata”. Tanto ormai tutti sanno chi sono.

Ma quando mi identificano capisco che sono sottoposta a procedimento penale, ormai sono esperta in materia per tutte le querele che mi hanno fatto per il solo fatto che mi sono ribellata al silenzio, alla mistificazione, agli insulti e alle intimidazioni. Ho pensato: sarà una delle solite querele che coloro che hanno causato la morte di Federico hanno avuto ed hanno il coraggio di farmi.

Non hanno ancora capito, ho pensato, che queste querele non mi fermano, non mi fanno paura, anzi mi aiutano perché mi fanno tanta rabbia e mi restituiscono quell’adrenalina che sto purtroppo esaurendo e che mi consente di non fare i conti col mio dolore, o quantomeno di avere qualche sconto.

Ma questa era una querela diversa, perchè chi si è preso la briga di denunciarmi è proprio la dottoressa Mariaemanuela Guerra, il pm che ha condotto quelle che io ritengo essere le non-indagini fino all’apertura di questo blog.

In tutta sincerità io ho sempre portato rispetto per il magistrato e per la madre, però non capisco perché lei ce l’abbia tanto con me. Non sono bastate due sentenze, le risultanze di tutte le indagini successivamente fatte dal dott. Proto a farle capire che comunque, sia pure in buona fede, gli errori che sono stati commessi durante la conduzione di quelle prime indagini sono stati contro di me, contro la mia famiglia e contro la verità.

Ora lei mi querela, e immagino che vorrà da me i danni che io le ho causato. In tutta sincerità e con tanta franchezza mi sembra veramente grottesco.

Guardi io proprio non capisco. Avevo appena finito di parlare con Ilaria Cucchi, dalla quale avevo raccolto un accorato sfogo per il fatto di avare letto dalle intercettazioni del suo processo che uno degli imputati anzichè ricredersi, o comunque esprimere dispiacere per la morte di Stefano, lo definiva in una conversazione tossico di merda.Francamente non ci si aspetta, da servitori dello stato, da persone che comunque portano la divisa o hanno un ruolo importante e delicato, una tale mancanza di sensibilità e di violenta ignoranza.

Poi suonano e mi dicono che il primo pm del processo per mio figlio mi ha querelata e vuole da me dei danni. Io non ho mai offeso nessuno ma ho solo preteso verità e senso di responsabilità da coloro che hanno sbagliato.

Il pm vuole da me i danni. Dopo che non si è recata sul posto quella mattina, dopo che non ha sequestrato subito i manganelli rotti, dopo che non ha sequestrato l’autovettura contro la quale si sarebbe fatto male Federico e sulla quale c’era il sangue di mio figlio, dopo tutto ciò adesso vuole da me i danni alla sua immagine.

L’unica cosa positiva è che mi è tornata l’adrenalina per la rabbia di fronte a tutto questo. la rabbia perché si vuole mettere a tacere la verità, la rabbia perché si vuol mettere a tacere coloro che della verità danno prova, la rabbia perché si vuol far tacere coloro che denunciano il sopruso e che protestano in modo civile contro l’ingiustizia.

Finchè dura va bene così. se ho sbagliato pagherò, tanto che cosa volete che mi interessi…
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
Patrizia Aldrovandi

Dove sono i garantisti, i giornalisti alla Feltri che cannibalizzano giudici e Pm o gl'ispettori di Alfano ?

25 agosto 2010

Fini e il giornalismo d'accatto

Lunedì mattina il presidente della Camera, compagna, bambine e suocera sono arrivati al mare presto. Fini ha parcheggiato la Mercedes classe A nel posto riservato sotto la tettoia. Gli agenti della scorta hanno accompagnato la famiglia in spiaggia e quando sono tornati indietro hanno trovato sul cristallo della vettura sporco di polvere la scritta «ladro».

Ma l´episodio più sgradevole è accaduto poco dopo quando è arrivato sotto l´ombrellone dei Fini quel gruppetto proveniente dalla spiaggia libera. «C´erano nonni e nipoti, accento romano» racconta Lilli Franceschetti. «Gridavano ‘Fini ti affoghiamo´. Io e mio marito abbiamo avuto paura e sperato che intervenisse la scorta, sembrava un´accozzaglia di barbari»

Lo stillicidio quotidiano ha esasperato gli animi, facilmente manipolabili, delle persone con poco sale in zucca.
A questo si aggiunge la prova che l'inchiesta è frutto di un lavoro di dossieraggio preparato ad arte con scoppio a orologeria; il blog http://matildecanossa.blogspot.com/ del blogger Franco Bechis, vicedirettore di Libero, riportava fedelmente gia' tutto sull'affaire Tulliani con un thread datato fine novembre 2009 che poi sarebbe anche l'ultimo argomento di discussione di un blog carico di pubblicita' ma scarno di contenuti che cessa l'attività il giorno stesso dell'apertura.

24 agosto 2010

Galateo di governo

Zapatero rispose così alle dure critiche che ricevette da parte della Chiesa cattolica dopo la manifestazione di fine anno 2007.

“Nella Spagna della Costituzione tutti hanno il loro posto, tutti hanno diritto ad avere diritti, che professino o meno una religione. E’ la Spagna che vuole la immensa maggioranza degli spagnoli, e continuerà così”.


Francesco Giro, sottosegretario ai Beni Culturali, risponde così a un editoriale di Don Sciortino scritto su Famiglia Cristiana:

«Da cattolico considero l'editoriale di Famiglia Cristiana una dimostrazione di pornografia politica per la scarsa decenza degli argomenti che vengono proposti».

23 agosto 2010

Il consulente impiccione

ANCHE I CONSULENTI DI AFFARI DI MONACO SI APPASSIONANO ALLA DINASTY DEI TULLIANI

Dagospia pubblica la lettera di un consulente finanziario che si pone delle domande legittime riguardo al caso di Palais Milton.

Il fatto che, la vendita della casa di proprietà del partito An a una societa' off-shore, non sia un'operazione, a livello fiscale, pulita è evidente; idem la posizione del Tulliani non è limpida.

E Fini in tutto questo ?
Nel caso in cui la vendita del bilocale risulti essere un'operazione in cui si è frodato il fisco ( molto probabile ) bisogna provare che Fini, e solo lui, ci abbia guadagnato all'insaputa di tutto il partito An ( altamente improbabile ) non ostante i ricavi della vendita siano stati messi a bilancio.

E la cucina ?
La cucina, nel caso in cui si trovasse a Montecarlo, proverebbe un coinvolgimento parziale e a fini personali nella proprietà della casa, altrimenti sarebbe solo un gossip (l'ennesimo) sulla famiglia Tulliani.

P.S.
Alla fine, chi conosce la verita', tace come l'arch. Blanchi o il sign. Garzelli, coloro che curarono i lavori nel bilocale.

22 agosto 2010

Music Censored

Morgan, Elton, Litfiba e l’ignoranza | Il Fatto Quotidiano
Di Guido Harari.
20 agosto 2010
Il Medioevo italiano si veste di “politically correct” recuperando in salsa mediatica l’antico rituale dell’abiura. Così è successo in quel di Verona, dove il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, ha finalmente concesso il Teatro Romano per il concerto che Morgan terrà il 15 settembre, solo dopo una lettera di scuse e di sostanziale dissociazione dall’uso delle droghe da parte dell’artista.

Il vento della restaurazione soffia anche su Trani. Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto, tuona in questi giorni contro il concerto che Elton John dovrebbe tenere a Trani il 22 settembre. ”Meglio non nascere che vivere certe esistenze”, ha dichiarato Babini senza mezzi termini con riferimento all’artista evidentemente reo di omosessualità.

E ancora gran putiferio in terra di Sicilia dopo che durante un concerto i Litfiba hanno dato fuoco alle polveri della polemica, con feroci battute su B, Dell’Utri e la P3. Parlando addirittura di “incitamento all’odio”, una coordinatrice del club del Pdl-Sicilia, Costanza Castello, avrebbe chiesto alla band di rimborsare i biglietti perché “i concerti rock di politico dovrebbero avere ben poco”!

Dunque, episodi diversi eppure legati da una comune matrice: quell’intolleranza ipocritamente travestita da pia opera di moralizzazione che il minculpop clerico-berlusconiano porta avanti bollando come “diseducativo” tutto ciò che non è allineato. Un’imperturbabile strategia mistificatoria, ostinatamente cieca, sorda e muta di fronte alla bufera infinita (questa sì inequivocabilmente diseducativa) di scandali, violenze e atrocità per tutti i gusti, che affligge ogni livello della società italiana. Deposta ogni speranza in un soprassalto di intelligenza, a quando una cura per il cancro dell’ignoranza?

21 agosto 2010

PisapiaxMilano

Giuliano Pisapia intervistato da "Il Corriere"
MILANO-
Una coalizione «più ampia possibile» che «vada dalla sinistra al centro sinistra, fino al centro democratico» e che non abbia preclusioni nei confronti dell'Udc o di un eventuale terzo polo centrista. È quella che Giuliano Pisapia si augura sostenga la sua candidatura a sindaco di Milano. La coalizione che ha in mente Pisapia «deve essere aperta a sinistra senza preclusioni, e, al centro, aperta a chiunque voglia partecipare al programma», salvo «autoesclusioni».(...)
I PROGETTI- Sono otto «i progetti concreti» da realizzare nei primi otto mesi a Palazzo Marino. Si tratta soltanto di una «griglia» iniziale - ha spiegato l'ex parlamentare indipendente eletto nelle fila di Rifondazione - in attesa del programma definitivo che «saranno le primarie, che dovranno essere anche primarie delle idee, a permetterci di costruire». Tra i punti dell'agenda, costruita grazie all'aiuto dei suoi sostenitori intervenuti sul sito (www.pisapiaxmilano.it), vi è, in primo luogo, la cancellazione delle ordinanze restrittive imposte negli ultimi mesi dal Comune. A suo giudizio, «non si risolve il problema della sicurezza con la chiusura dei luoghi di aggregazione». Anzi, lo si aggrava e il problema a Milano ormai è diventato quello di cercare di costruire un «rapporto solidale tra cittadini e giunta».
(...)Tra gli altri punti, l'istituzione di un registro delle coppie di fatto, e la creazione di zone con collegamento wi-fi gratuito (nei luoghi di aggregazione e nei parchi di Milano). Infine, l'Expo. «Finora è stata l'Expo dei doppi incarichi e stipendi - ha sostenuto - dei litigi tra Comune e Regione: siamo in fortissimo ritardo, c'è il rischio che l'Expo diventi la Caporetto di Milano». A suo giudizio, per l'esposizione del 2015 occorrerebbe chiudere la polemica sull'acquisto dei terreni e «utilizzare meglio i terreni pubblici sotto-utilizzati»
(...)«Le primarie di coalizione non dovranno solo indicare un vincitore, ma più vincitori, nel senso che il candidato poi dovrà avere l'appoggio di tutti e tutti dovranno contribuire alla sua campagna», ha precisato. Ma siamo ancora lontani dal fissare una data per la consultazione. «la mia ipotesi era di fare le primarie entro ottobre - ha spiegato - ma probabilmente si faranno nelle prime due settimane di novembre, termine che considero ultimo».
(...)«Milano non ha bisogno di un amministratore di condominio o di un direttore d'orchestra, ma di un cittadino tra i cittadini e per i cittadini: la cosa che so fare meglio, fare ponti anziché costruire muri».

Il Fatto Quotidiano: Scelta dei candidati alle primarie, sondaggio Web.

www.pisapiaxmilano.com

UPDATE

Lettera aperta al Segretario del PD!

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall'alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.

Nicola l'Operaio.

20 agosto 2010

Carè & Red Stripe

Il sign. Luciano Carè vuole dissipare gli ultimi dubbi e risponde al blog concedendomi un piccolo scoop.

HI NICE & C.
SCUSATE MA ERO IMPEGNATO CON IL MIO BUSINESS E NON AVEVO MOLTO TEMPO DA DEDICARVI , ANYWAY , HO LETTO ALCUNI COMMENTI IN MERITO ALLA VERIDICITA' DEI MIEI MESSAGGI , CONFERMO CHE TUTTI I MESSAGGI CHE TERMINATO CON LA MIA FIRMA SONO FARINA DEL MIO SACCO , MAGARI VE LI HA MANDATI LA MIA SEGRETARIA SOTTO DETTATURA , SE CI SONO ERRORI DI ITALIANO SCUSATE MA LEI E' MOLTO FORTE IN INGLESE/FRANCESE/EBRAICO E L'ITALIANO E' UNA LINGUA CHE USIAMO MOLTO POCO PER IL NOSTRO BUSINESS
HOWEVER , HO UNA GRANDE NOTIZIA DA DARTI E VORREI DARTI L'OPPORTUNITA' TO BE THE FIRST TO KNOW , MI HA CHIAMATO UN MIO AMICO DA DALLAS CHE SI RICORDAVA DI AVERMI PARLATO SUBITO DOPO L'INCONTRO CON FINI A MONTECARLO E MI HA DATO DELLE DATE CHE VERIFICHEREMO LA PROSSIMA SETTIMANA RIPRENDENDO I TABULATI TELEFONICI DEL MIO CELLULARE , QUINDI TI DAREMO ORA , DATA CERTA DEL FAMOSO INCONTRO CON FINI & c.
VOLEVO ANCHE FARTI SAPERE CHE IL VICINO DI CASA E SUA MOGLIE E 2 BAMBINI SARANNO A MONTECARLO DOMENICA PROSSIMA E COME GIA' ANNUNCIATO SUL RIFORMISTA CONVOCHEREMO UNA MINI CONFERENZA STAMPA AL QUALE SEI INVITATO INSIEME AI TUOI COMPAGNI DI MERENDE , CLAUDIO , GIANGIANNI E CHI NE HA PIU' NE METTA .
LA MOGLIE CI FARA' ANCHE LE FRITTELLE , SE VOLETE FERMARVI PER PRANZO UN PIATTO PER VOI C'E' SEMPRE , POI SE VUOI POSSO RISPONDERE LIVE A TUTTE LE TUE DOMANDE , I MIEI AVVOCATI MI HANNO ASSICURATO LA LORO PRESENZA , QUELLO DI NEW YORK E' FELICISSIMO DI PASSARE IL WEEK END A MONTECARLO E MI HA GIA' TRASMESSO GLI ATTI DELLA CORTE DI NEW YORKCHE MI RIGUARDANO .
INSOMMA , UN GRANDE EVENTO AL QUALE NON PUOI MANCARE INSIEME AI TUOI AMICI
SE NON HAI UNA CASA IN COSTA AZZURA , CONSIDERATI MIO OSPITE INSIEME AI TUOI AMICI , VERRA' ANCHE IL RABBINO CAPO , GLI HO LETTO ALCUNI COMMENTI E SI E' MOLTO RISENTITO SULLA STORIA DEL KOSHER FOOD , PENSA CHE SIATE MOLTO DISINFORMATI E VORREBBE COLMARE QUESTE LACUNE , PRESENTANDOTI INOLTRE LA NOSTRA ATTIVITA' WORLDWIDE NEL BUSINESS
SE VAI SU COLLIVE.COM , NELLO SPAZIO SEARCH BATTI KOSHER FEST VEDRAI LA NOSTRA ULTIMA PRESENZA , VEDRAI ANCHE ME , SONO VICINO AL RABBINO YOSSY , NELLO SPAZIO MUTTI
DFS (USA)CAPIRAI ANCHE TU CHE IL BUSINESS PER ME , KOSHER O ALTRI PRODOTTI NON E' UNA COPERTURA MA UNA MISSION
A PRESTO , ANCHE I MIEI AMICI DI MONTECARLO SONO ANSIOSI DI CONOSCERVI
HAVE A GREAT DAY
L CARE

20 agosto 2010 12:22


Ringrazio il Sign. Carè per la cortesia e per la gentile attenzione a questo blog.

Panorama Montecarlo

L'inviato di Panorama vola ai Caraibi a caccia delle 2 societa' off-shore ( la Printemps e la Timara ) dell'affaire monegasco.
Arrivato sull'Isola di St. Lucia trova lo scoop: la privacy dei clienti.

Michael Gordon, contattato da Panorama, risponde così alle richieste di chiarimenti:

«Non ho nessun ricordo della nascita di quelle società: ne faccio talmente tante... E anche se ne avessi non ne parlerei. Sono un avvocato e non è mia abitudine dare informazioni sui miei clienti».

In pratica l'inviato si è fatto il week-end ai Caraibi a spese della redazione.

L'anonimato dei commenti sul blog mi ha fatto credere che alcuni commenti un po' arroganti non fossero del sign. Carè, devo chiedere scusa a Marco Lillo in quanto il suo articolo è preciso in tutto e per tutto.


Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano:
"(...)Un gatto randagio di passaggio nel Principato ha rilasciato a Feltri un affidavit in cui dichiara sotto giuramento che una sera rischiò il pelo a causa della Ferrari del Tulliani lanciata a tutta velocità e, quando protestò contro il pirata-cognato, lo vide sventolare il dito medio e lo udì vantare la parentela col presidente della Camera, il quale pertanto deve dimettersi (titolo del Giornale: “I quattro gatti di Fini scendono a tre”).
Una pantegana di pedigree francese, ma con doppia residenza monegasca per motivi fiscali, inseguita quella sera dal felino superstite, ne conferma in toto la testimonianza, ma a patto di far parte del cast de “La pupa e il secchione” o della redazione del Giornale, fa lo stesso, dunque Fini deve dimettersi (titolo del Giornale: “Fini sempre più nei guai: dopo la topa, il topo”).
Poi ci sarebbe pure un tizio che annuncia esplosive rivelazioni su un conto cifrato “Scavolini” aperto da Fini a Montecarlo: un certo Igor Marini, reparto modernariato. Si attendono ancora i riscontri, ma Renato Farina garantisce che è tutta roba buona."

19 agosto 2010

Dagospia & Tulliani

1- DIMENTICATE I CALTAGIRONE, I TOTI, I LIGRESTI. LASCIATE PERDERE I PALAZZINARI RIMPANNUCCIATI ALLA RICUCCI O ALLA DANILO COPPOLA. LE VERE STELLE DEL MATTONE DE NOANTRI, I DONALD TRUMP ALL’AMATRICIANA, ALLA FACCIA DELLE BOLLE IMMOBILIARI, SONO LORO, GLI INARRESTABILI ELISABETTA & GIANCARLO DELLA TULLIANI REAL ESTATE 2- SBIRCIANDO LE VISURE CATASTALI – FATTI, NON CHIACCHIERE - SI EVINCE CHE APPENA DUE SETTIMANE PRIMA DELLO SCOOP SUL QUARTIERINO MONEGASCO DE “IL GIORNALE”, LE PROPRIETÀ IMMOBILIARI DI E.T. E DEL FRATELLINO “ELISABETTO” HANNO RICEVUTO UNA NUOVA E COPIOSA “ENTRATA” DI VANI, GARAGE, SOFFITTE. ADDIRITTURA UN VILLINO…

RIEPILOGANDO ELISABETTA:
- 6.11.98 B. compra dalla società Valbo 2 appartamenti in via Conforti 52 piano 5 Interno 21 scala D edificio B, che vengono poi unificati nel 2004 (11 vani).

- 31.07.01 Betta nostra compra da Valbo 4 garage in via Conforti 52 (piano T interni 15 e 16 scala CD edificio B + piano S1 interni 4 e 5) e 2 soffitte piano 6, interno 6 e 7, scala D edificio B


- 7.04.09 Betta compra 4,5 vani in via Conforti snc, piano 5 interno 20 scala D edificio B +
garage via Conforti snc, piano T, interno 13, scala D, edificio B + soffitta 5 mq via Conforti snc, piano 6, interno 20, scala D, edificio B

- 14.07.10 Betta compra 4,5 vani in v. Conforti, piano 5 interno 23 scala D edificio B + garage e soffitta

Totale: 4 appartamenti alla scala D edificio B, 6 garage, 4 soffitte


RIEPILOGANDO GIANCARLO:
- 31.07.01 Giancarlo acquista da Valbo 4,5 vani in via Conforti snc piano 4, interno 18, scala C edificio B + deposito C/2 in via Conforti snc, piano 6, interno 16, scala C edificio B
+ 1 garage in via Conforti snc, piano S1, interno 6, scalda CD edificio B
+ altro garage via Conforti snc, piano T, interno 24, scala CD edificio B

- 2.07.10 acquista villino di 9 stanze + garage di 59 mq in via Raffaele Conforti 80
Totale: 1 appartamento alla scala C, 2 garage e 1 soffitta al numero 52 edificio B, + villino e garage al numero 80

Alla fine, Dago, ha smesso di cazzeggiare e scodella le proprietà dei Tulliani.
Vuoi vedere che la famosa cucina Scavolini Scenery è, in realtà, per una di queste numerose proprietà ?

Casinò Montecarlo: Feltri & Fini

Ennesima fonte che ha discusso, questa volta di calcio, con Fini a Montecarlo, naturalmente neanche una foto; dopo la sceneggiata di ieri con dichiarazioni ritrattate, annunci di querele e registrazioni dove si sente chiaramente che l'ingegner Mereto non voleva apparire sui giornali con tanto di nome e cognome, Feltri sceglie l'anonimato per la sua gola profonda.

  • L'ultima fonte monegasca del Giornale, imprenditore anonimo, sostiene di aver visto Fini al casinò a cavallo tra maggio-giugno 2009.
  • L'ingegner Mereto dice sotto natale 2009.
  • Il sign. Carè dice fine novembre 2009.

Vi supplico, mettetevi d'accordo che così non si puo' andare avanti.

18 agosto 2010

Fini & Il Giornale: l'Inchiesta

"Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti."
Andy Warhol

I testimoni spuntano come funghi.


Gente che saluta Fini, alcuni addirittura dibattono d'immigrazione con lui; strano che a nessuno gli sia venuto in mente di farsi fare una foto in compagnia della terza carica dello Stato.

Il consulente Davide Russo dice di soffrire, insomma fa la vittima.

Il sign. Carè ipotizza una futura conferenza stampa in cui portera' i filmati delle telecamere su strada ( ? a Montecarlo, regno della privacy) che riprendono Fini davanti a Palais Milton.

Oggi siamo all'apoteosi, tale ing. Giorgio Mereto, inquilino di Palais Milton, dice di aver visto Fini con la scorta sotto natale (2009), viene smentito dal portavoce di Fini, Fabrizio Alfano, e Feltri, per difendere l'indifendibile, cade in contraddizione con una breve sul Giornale.
Consiglio di leggere l'articolo perche' è un autogol clamoroso.

UPDATE nlqb

"Quanto riportato dal giornalista ed in particolare le dichiarazioni attribuitemi in virgolettato non corrispondono a quanto da me dichiarato alla presenza di testimoni .Ho dato mandato ai legali di fiducia di intraprendere ogni azione a tutela della mia immagine" Giorgio Mereto



"..Fini si è alzato da poco,
e non è ancora sveglio, non è ancora sveglio
ed è talmente scazzato che non riesce a parlare nemmeno!!" min. 2.20

17 agosto 2010

Caré: Dagospia & Il Fatto Quotidiano

PAN CARé PER FINI - “HO VISTO GIANFRANCO A MONTECARLO. LE TELECAMERE CONFERMERANNO” - Luciano Caré, il secondo testimone chiave scovato a montecarlo dal Giornale della famiglia Berlusconi per incastrare il Fini monegasco non è impressionato dalla smentita di gianmenefrego: “forse ho solo sbagliato data. Ora sono più preciso. Era un week end e ricordo che con Fini parlai di immigrazione"..
Marco Lillo per Il Fatto Quotidiano
Carè, il secondo testimone.
" Ho visto Gianfranco a Montecarlo, le telecamere confermeranno "
Ci voleva un blog per conoscere meglio il secondo testimone chiave scovato dal Giornale della famiglia Berlusconi per incastrare Fini. Mentre l'Italia si stava interrogando ancora sul destino della cucina componibile che aveva fatto perdere le sue tracce al 13esimo chilometro dell'Aurelia, quel diavolo di Vittorio Feltri riaccendeva il faro su Monaco.
Dopo la pistola fumosa, ecco la pistola fumante, sembrava dire l'incipit dell'articolo del 15 agosto di Stefano Filippi: "Luciano Caré è un imprenditore italiano che vive da 13 anni a Monaco dove gestisce una società di import-export ha molti amici nel Principato, tra cui un vicino di Giancarlo Tulliani. Ed è uno dei numerosi monegaschi che negli scorsi mesi ha visto Fini presso l'appartamento".

Se la ricevuta di Scavolini (che provava la consegna di una cucina a Roma) era presentata come un pizzino di Provenzano, il racconto di Caré pareva l'intervista esclusiva a Graviano sulle stragi. La smentita di Fini arrivava a stretto giro: "Il delirio diffamatorio del Giornale contro Fini", si leggeva in un editoriale della rivista finiana Farefuturo, "sta sconfinando nel ridicolo ... oggi assistiamo a un presunto scoop secondo il quale il presidente della Camera insieme con Elisabetta si trovava a Montecarlo in occasione del ponte dei morti del 2009. .... A parte il fatto che gli spostamenti della terza carica dello Stato restano scritti presso le autorità competenti per la sicurezza, il 10 ottobre 2009 è nata la piccola Martina e venti giorni dopo la mamma era a Roma ad allattare e papà Fini a cambiare i pannolini".
Nelle stesse ore il sito Redstripe che si autodefinisce "fazioso semiserio e con tendenze sovversive" avanzava i primi dubbi su Caré.
A quel punto sul web si svolgeva un duello a suon di post tra il supertestimone e i suoi detrattori: "caro Amico", scriveva Caré alle 17 e 35, "leggo il tuo commento io abito al ... del Boulevard d'Italie , il mio ufficio è nello stesso immobile ... e non ho venduto nessuna intervista, non sono in difficoltà economiche, se vuoi posso man-darti lo statement of account delle mie fortune , magari ti ricrederai. Se vuoi puoi chiamarmi al 00377....87 , sono a tua disposizione".

Un manager della solitamente riservata Montecarlo sbatteva sulla piazza virtuale il suo cellulare e i suoi redditi, pur di difendere l'onorabilità delle sue accuse. Incredibile. Ma Caré non si fermava qui. Alle 19 e 9 minuti spiegava: "nello stabile abita un mio amico e ci vado spesso specie nel week end perché la moglie cucina benissimo. Se non mi credi posso farti confermare da lui e dalla moglie la storia, Tulliani è il suo vicino di casa. Non so cosa fai per campare ma sicuramente i miei redditi sono superiori ai tuoi".
E aggiungeva l'indirizzo mail chiedendo al blogger di fare altrettanto per inviargli la sua dichiarazione dei redditi.
Poco dopo un anonimo allegava un articolo della Stampa del 2004 nel quale si raccontava che Luciano Carè era stato indagato ad Asti per un contrabbando di sigarette da 15 milioni di euro. "Quell'indagine", dice Caré al Fatto, "si è risolta in un nulla di fatto. Sono stato prosciolto per i reati più gravi e ho patteggiato per due piccole accuse fiscali".
Quanto al nocciolo della questione monegasca, Caré non è impressionato dalla smentita di Fini: "forse ho solo sbagliato data. Ora sono più preciso. Era un week end e ricordo che con Fini parlai di immigrazione. Il presidente in quei giorni aveva riproposto la cittadinanza agli extracomunitari. E io lo incalzai: ‘ma per noi emigrati italiani all'estero nessuno fa nulla'. E ricordo che lui rispose ironicamente: ‘non mi sembra che qui ve la passate male. Non siamo nelle miniere del Belgio'.
Quindi, vedendo i giornali dell'epoca, potrebbe essere stato l'ultimo week-end di novembre o il ponte dell'Immacolata. Comunque Fini non può negare. Ci sono due persone pronte a confermare e in quel punto ci sono le telecamere". Caré sorride dei sospetti sui blog: "Sono il maggiore importatore europeo di cibo kosher e ora sono in giro per la Sicilia con un rabbino. Faccio import-export negli Stati Uniti, non mi vendo certo per un'intervista".
In passato Caré ha avuto una società di ricerche di mercato e sondaggi, cessata nel 2002. Mentre il suo amico e maestro (indagato e prosciolto con lui) Mario Bevegni, era un dirigente del Psi negli anni ottanta e finanziava una tv privata genovese. "So già cosa state pensando", anticipa il colpo Caré, "io non ho interessi comuni con Berlusconi. Non lo conosco. La società di sondaggi non ha mai operato. Mentre la televisione era di sinistra e fu comprata poi dai comunisti. Ora organizzo una conferenza a Montecarlo e ricostruiamo la scena del delitto. Così i giornalisti proveranno la cucina dei miei amici vicini di Tulliani". Mentre lo dice Caré ride. Ma sembra serio.
 
Ringrazio Dagospia e Il Fatto Quotidiano. :)

16 agosto 2010

Addendum "Le fonti del Giornale: Davide Russo e Luciano Care"

L'origine

Grazie al lavoro di molti internauti possiamo chiarire alcune ombre di quest'inchiesta.
Cominciamo da Roma, abbiamo appurato che:
  • La fattura è in realta' un ordine d'acquisto della Castellucci alla Scavolini.
  • La cucina Scavolini Scenery non è compatibile con il bilocale monegasco abitato dal Tulliani.
  • La consegna della cucina è probabilmente avvenuta in Italia.
  • Il sign. Davide Russo è un consulente d'arredo che ora lavora in proprio e, quindi, non ha rilasciato la "confessione" per amor di patria licenziandosi dal ruolo di commesso nel mobilificio Castellucci.
A Montecarlo la situazione è un po' piu' tesa, vediamo i vari punti:
  • Il sign. Luciano Care, in realta', è conosciuto in Italia come Luciano Carè, con accento finale.
  • La persona in questione è stata indagata per truffa e contrabbando di sigarette intraispettivo, cioè frodando dogane e fisco con false bolle d'accompagnamento.
  • Il sign. Luciano Carè vive da 13 anni a Montecarlo e lavora ancora nel settore import-export .
  • La societa' riconducibile a lui è la PDG, FOOD & BEVERAGES INTERNATIONAL.
  • La societa' italiana Walt s.r.l., con cui è stato imputato per frode e contrabbando, è riconducibile al sign. Luciano Carè grazie a un atto notarile monegasco in cui è scritto che la Walt s.r.l. opera nel principato con il nome appunto di FOOD & BEVERAGES INTERNATIONAL.
  • Il sito Waltdfs, specializzato in vendita di cibi Kosher, è di proprieta' del Carè.
  • Il sign. Carè non ha ancora spiegato perche' si trovasse ripetutamente nello stabile del Tulliani.
L'inchiesta giornalistica è stata seguita da Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica per Il Giornale. I punti salienti della questione sono il conflitto d'interesse monstre del Premier e l'uso improprio dei servizi segreti dello Stato.

L'isola

Il Cpt di Milano in via Corelli è un'isola, un non luogo, dove non ci sono diritti e le persone sono alla mercé di una legge iniqua ( la Bossi-Fini).
L'ultima protesta probabilmente è scoppiata perche' nel periodo di Ferragosto mancano i volontari e i medici, uniche figure che portano sollievo agli "ospiti". La mia non è una critica alle forze dell'ordine, spesso stressate da quelle mura e con pochi mezzi a disposizione, è solo la realta' dei fatti.
Forse, prima di aprire altri centri simili ( Cpt o Cie), sarebbe meglio modificare la legge e assumere personale qualificato e addestrato per operare in questi non luoghi come in carcere.

Oggi, sull'isola di Lipari, per fortuna il terremoto non ha provocato danni ma solo qualche emozione non richiesta ai turisti.

Purtroppo, invece, ha fatto una vittima lo schianto, in fase d'atterraggio, dell'aereo sulla meravigliosa isola di San Andres.
Isola free-tax caraibica colombiana, ex rifugio di Pablo Escobar, ora è un posto alla moda con spiagge, atolli disabitati, barriera corallina, locali e negozi gestita molto bene dalle varie amministrazioni infatti, oltre agli hotel, si puo' benissimo affittare dell'economiche case in riva al mare senz'alcun rischio.

15 agosto 2010

Le fonti del Giornale: Davide Russo e Luciano Care

Dunque, è stato definito dipendente o commesso ma, in realta', il signor Davide Russo è un consulente come riportato in fondo al sito del mobilificio Castellucci o consulting trade come riportato sempre in fondo al sito Divanissimi, sempre vicino al copyright del sito quindi non proprio l'ultimo arrivato.
Cliccando il suo nome sul sito IDivanissimi si apre magicamente un nuovo sito, di sua proprietà, in cui si prospetta l'apertura di una nuova attività, sempre come consulente d'arredo, di nome Mobilpro, in pratica si è messo in proprio, quindi ha mollato il lavoro non per amor di patria ma, bensì, perche' è già sistemato.

La fonte monegasca è ancora piu' strana, tal Luciano Care.
Care dice di conoscere certamente lo stabile ( fonte Il Giornale) ma non dice il perché visto che non ci abita e non ci sono uffici o altro ma solo abitazioni private.
Su internet si trova il nome e la via della sua societa':44 Boulevard d'Italie - Chateau d'Azur
MC-98300 PRINCIPAUTE DE MONACO
PDG, FOOD & BEVERAGES INTERNATIONAL
La sede della societa' dista 22 minuti ( fonte google map ) a piedi dalla casa del Tulliani ( 14 Boulevard de la Princesse Charlotte ) quindi non proprio dietro l'angolo.
Non risulta invece il domicilio di Luciano Care sulle pagine bianche monegasche.
Viene da chiedersi come faccia a dire che Fini sia un habitué del posto e, soprattutto, mi sorge il dubbio che la sua azienda "non navighi in buone acque" e, quindi, si sia "venduto" l'intervista dicendo solo ciò che voleva sentire il giornalista. Sono solo ipotesi.
Caré sorride dei sospetti sui blog: "Sono il maggiore importatore europeo di cibo kosher e ora sono in giro per la Sicilia con un rabbino. Faccio import-export negli Stati Uniti, non mi vendo certo per un'intervista". Luciano Carè intervistato da "Il Fatto Quotidiano"

Addendum

14 agosto 2010

Scenery Scavolini la cucina dei Fini.

Ecco la cucina piu' famosa d'Italia,
Scavolini modello Scenery,
bella e spaziosa,
sicuramente adatta per un open space o un appartamento,
ma non per un bilocale di 50 mq.
Scavolini Scenery

Nella fattura
( in realta' è solo una verifica d'ordine tra il mobilificio Castellucci e la Scavolini )
manca il nome del Tulliani che ha fatto l'acquisto
e, inoltre, c'è un numero telefonico di Pesaro e non di Montecarlo.
Forse Il Giornale ha toppato.
Update:
Il costo finale della cucina è di circa 15.000€,
4.500€ è il prezzo di costo della cucina alla Castellucci,
quindi va almeno raddoppiato con l'aggiunta dell'IVA.

Fini e la cucina piu' amata dagli italiani



L'anno scorso si parlava di donne e donnine mentre ora il gossip dell'estate è.....una fattura di una cucina Scavolini ( intestata Tulliani, ora bisogna vedere la consegna e il nome dell'informatore perche' dopo anni di pubblicita' mediaset sorge il dubbio di come sia potuta uscire una fattura di un privato cittadino).

12 agosto 2010

Il crociato D'Agostino

Io non capisco il puntiglio di D'Agostino nel massacrare Fini.

In una intervista al Corriere dice : «Non te lo dico. Anche se credo che l'inferno esploderà con i risultati delle rogatorie inoltrate dalla procura di Roma...Io dico che vi verranno i brividi. A voi tutti, non a Dagospia. Che, scrivilo, non farà prigionieri».
Cioè mi dovrebbero venire i brividi per una storia di raccomandazioni in Rai e per il bilocale monegasco ???

Non capisco proprio, a me sembra che questo astio sia frutto di una vecchia acredine tra i 2, Fini e D'Agostino ( o almeno spero che sia cosi').

A me fa rabbrividire il pizzino che cita il pagamento di una mazzetta da parte di Berlusconi a Provenzano per ringraziarlo dell'ottima performance elettorale della destra in Sicilia con un singolare cappotto di 61 seggi a 0 e, stranamente, Dagospia non riporta nulla nel suo sito non ostante che il pizzino non sia stato scoperto dal solito Massimo Ciancimo ma, bensi', dalla moglie di Don Ciancimino .
Invece nisba, certo ognuno fa cio' che vuole col proprio sito pero' io ci speravo nella sua "imparzialità".

11 agosto 2010

Milano da rifondare

Milano da rifondare - L'espresso di Enrico Arosio

Tutti guardano alla politica romana, ma nel frattempo la seconda città d'Italia è caduta in una profonda crisi politica, etica e culturale. Eppure il dopo Berlusconi può ripartire proprio da qui. Parla il giurista Valerio Onida

Non c'è solo la cocaina all'Hollywood. O i boss della 'ndrangheta che infestano l'hinterland. O i pendolari umiliati da treni indecenti. Sono molto diversi, a Milano, i segni del declino: dall'Expo ridotta a fantasma al sindaco che diserta il consiglio comunale, dai dirigenti pubblici corrotti fino al potente ingegner Ligresti costretto a vendere i gioielli come la Torre Velasca e il palazzo Milano in piazza Cordusio. Come reagire al declino? Lo chiediamo al giurista Valerio Onida, firmatario, con la miglior società civile cittadina, da Francesco Savero Borrelli a Guido Martinotti a Umberto Eco, dell'appello "Impegno per Milano 2011" che si propone la ricerca di un candidato forte da contrapporre a Letizia Moratti.

Professor Onida, di quale declino parla?
"Anzitutto quello civile, politico e morale".

La Milano dell'era Berlusconi è ormai definitivamente una città di destra?
"Io dico di no. Anche se le periferie hanno votato a destra. Il voto non è mai irreversibile".

Dove ha fallito la Moratti?
"Ha peccato, direi, più che altro di omissione. Non è riuscita a essere autonoma dal Pdl. Non ha pilotato una crescita civile, sociale e infrastrutturale. Ha lasciato Milano in mano agli immobiliaristi. Non ha saputo parlare ai cittadini. L'Expo è in difficoltà, le politiche antitraffico inefficaci, il grande progetto della Biblioteca Europea in forse; l'unica novità le biciclette del Comune: un po' poco. Da un lato cresce la rassegnazione, dall'altro dilaga l'effimero. E pensare che la città è ricca di energie vive e sottoutilizzate. La medicina, le università, l'editoria, l'innovazione tecnologica...".

Che cosa volete esattamente?
"Noi non cerchiamo il deus ex machina anti-Moratti. Lo scopo non è di inventare un nome, ma di aiutare a promuovere, anche attraverso la proposta di nomi, una nuova classe dirigente, di giovani competenti e appassionati al bene collettivo. E agli antipodi del modello monarchico
e individualista di Berlusconi. Al quale si è adeguato, per opportunismo e ricerca di potere, un cattolico di per sé distante da quel modello come Roberto Formigoni".

10 agosto 2010

Lo Sciamano

A Ciudad Juarez, citta' messicana di confine con gli Usa, la polizia federale, con una mossa a sopresa, ha arrestato le piu' alte cariche in comando con l'accusa pesantissima di essere corrotti e quindi al soldo del cartello.
Almeno quattro ufficiali di polizia di Ciudad Juarez, nel nord del Messico, sono stati rimossi dal loro incarico dopo un assalto alla loro caserma fatta da 300 colleghi a volto coperto. Tra gli arrestati Salomon Alarcon, detto ''lo sciamano'', accusato di praticare estorsioni ai danni della popolazione civile e dei suoi stessi agenti. Lo sciamano avrebbe chiesto tangenti ai poliziotti e venduto ai narcos armi ed uniformi della polizia.

Ci vuole coraggio per compiere certi gesti contro i propri colleghi abbattendo il muro d'omerta'.
Forse un giorno capitera' anche in Italia, non dico per i fatti del G8 di Genova o per gli omicidi causati dai pestaggi di qualche criminale in divisa coperti sempre dai loro colleghi ma, spero, almeno per i fatti di mafia dove troppo spesso ci sono soffiate inopportune e latitanti in fuga da decenni con l'aiuto di qualche apparato di Stato deviato dalla retta via. Fuori le Palle.

08 agosto 2010

Il sindaco travestito.

Ognuno ha il sindaco che si merita.

In Islanda, il sindaco della capitale Jon Gnarr, si presenta alla manifestazione del Gay Pride sotto le spoglie di una Drag Queen.
Padre di 5 figli, è comparso sul palco dicendo che il sindaco è stato trattenuto per impegni di lavoro.
Un sindaco audace capace di dichiarasi apertamente favorevole al riconoscimento dei diritti riguardanti gli LGT.

A Milano, invece, capita di avere un sindaco ancora piu' trasformista.
Si scopre partigiana quando c'è la festa della liberazione, ma solo in periodo elettorale, eppoi, dulcis in fundo, dice di andare in giro per i quartieri di Milano, con suo figlio, per controllare la sicurezza delle strade durante la notte.
Il problema è che ha detto di andarci "travestita " per non farsi notare. Lei ,e suo figlio, novelli infiltrati nella movida milanese.

06 agosto 2010

Quando Caliendo è il sol


Don Zauker
E così il buon Caliendo non è stato sfiduciato.

Grazie ai cosiddetti finiani, che si sono astenuti.

D’altra parte, da chi fino a ieri è stato parte integrante e protagonista di tutti i governi Berlusconi non c’era certo da aspettarsi qualcosa di diverso.

Grazie anche all‘UDC, che si è astenuto.

Vabbè, l’UDC. C’è ancora qualcuno che ha voglia di spendere parole sull’UDC? Dai, su.

Ma – e qui vogliamo posare la nostra attenzione – anche grazie all’astensione di quei giuggioloni dell’API di Francesco Rutelli.

Cioè, grazie all’astensione del partiticchio di quello che era stato scelto come candidato premier per il centrosinistra, nelle elezioni del 2001. Quello che per tre anni ha tirato la carretta, mangiando pane e cicoria, ma soprattutto rompendo parecchio, ma parecchio i coglioni!

Bene, ora che ha potuto fondare il suo movimento con tanto di inno ufficiale, il mite Cicoria, alla prima occasione, ha potuto portare il suo aiuto all’amico Silvio. Sperando che questo un giorno ricambi, magari prendendolo con sé.

Magari…

05 agosto 2010

The Flower

Norml, associazione che si batte per la legalizzazione della cannabis, ha istituito un premio di 10mila dollari al miglior video a sostegno della battaglia contro l'ideologia proibizionista. Il video proposto qui sotto viene segnalato come il più efficace nel descrivere gli effetti disastrosi della repressione, dall'incarcerazione di massa alla violenza, dall'abuso di droghe legali come l'alcool. E per questo sta già spopolando su Internet. Clicca qui per vedere gli altri video inviati a Norml.
Aduc

04 agosto 2010

Bomba biologica a Milano. Grossi scappa e ci lascia una multa da 440 milioni.

Bomba biologica a Milano. Grossi scappa e ci lascia una multa da 440 milioni | Il Fatto Quotidiano

Bomba biologica a Milano. Grossi scappa
e ci lascia una multa da 440 milioni

Pioltello. Ex area Sisas. Tradotto: una bomba biologica a cielo aperto. Lascito del polo chimico fallito nel 2001. In sintesi: 290mila tonnellate di rifiuti industriali, 50mila di nerofumo, idrocarburi contaminati con mercurio. Il tutto precariamente mantenuto in superficie da un complicato sistema di pompe, che, per ora, non fanno scivolare le sostanze in falda. Un’eventualità non remota e che avvelenerebbe mezza Lombardia. C’è, dunque, da bonificare. È stato fatto in parte. Ma Giuseppe Grossi, il plurindagato ras delle bonifiche che ha vinto l’appalto per due delle tre discariche, ha deciso di lasciare. E ora la Regione Lombardia corre inesorabile verso la multa prevista dalla Unione europea. Una bazzecola da 440 milioni di euro. A pagare, come al solito, i cittadini. In questo caso i lombardi. Ultimo giorno utile fissato dai commissari di Bruxelles, il 31 dicembre prossimo. Praticamente dopodomani. Colpa di Grossi, naturalmente. Ma anche del governatore Roberto Formigoni che ne ha incensato le qualità, ostinandosi a tacere, per esempio, sugli ultimi guai giudiziari dell’amico imprenditore.
Da qualche giorno in quest’area, incastrata tra i comuni milanesi di Pioltello e Rodano, c’è uno strano via vai. Camion che più che entrare nel cantiere escono carichi di macchinari. Insomma, qui all’ex Sisas si smantella. E a farlo è la T.R Estate srl, la società di Giuseppe Grossi, imprenditore spericolato con amicizie potenti, dal deputato azzurro Giancarlo Abelli ai fratelli Paolo e Silvio Berlusconi. Lo stesso Grossi che è coinvolto nel pasticcio tossico del terreno di Montecity-Santa Giulia. Accusato di riciclaggio, recentemente il gip di Milano, oltre a mettere sotto sequestro l’area, lo ha indagato per traffico di rifiuti tossici e discarica abusiva.
Capitolo chiuso? No. Perché quella responsabilità ricade e apre il caso Pioltello. Lui, Grossi, visti gli impicci giudiziari di quella bonifica non ne vuole più sapere. E lo ha comunicato ufficialmente a Regione Lombardia con una lettera del 26 luglio dove si legge che “in data odierna il Cda della società ha deciso di sospendere i lavori relativi all rimozione delle discariche A e B a partire dal 28 luglio”. Detto fatto. I camion qui escono e non tornano. In più Grossi chiede alla Regione di saldare 25 milioni di euro, anche se non ha mai versato la fideiussione di 60 milioni. Sì perché in questo strano intreccio, nell’accordo per la bonifica Grossi ha ottenuto anche la possibilità di costruire sull’area un centro commerciale.
A questo punto, però, Regione Lombardia, dopo averlo favorito in tutto, resta con il cerino in mano e l’incubo di una multa impressionante. Per questo ha invitato Grossi a proseguire i lavori di bonifica, fissando il paletto del prossimo bando di gara a settembre. “Una situazione surreale”, commentano i consiglieri regionali del Pd Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi, “se si pensa che Formigoni per evitare la multa ha dato carta bianca a uno come Grossi”. Il cortocircuito ha, per i due consiglieri, una conclusione certa: “La multa la paghi Formigoni e non i cittadini”.

03 agosto 2010

La trilogia dell'Ispettore Ferraro

Ho appena finito di leggere l'ultima avventura dell'ispettore Ferraro, che poi sarebbe l'inizio della carriera del mitico sbirro di Quarto Oggiaro, rimanendo colpito da come lo scrittore, Gianni Biondillo, riesca a descrivere le trame e gl'intrighi della Milano malavitosa che s'intrecciano immancabilmente con la Milano bene.

Il racconto è fedele ai luoghi e agli atteggiamenti dei cittadini delle varie fasce sociali; il quartiere popolare di Quarto Oggiaro viene finalmente descritto per quello che è, cioè non solo il quartiere dove accadono i fatti piu' efferati ma anche un quartiere dove c'è molta solidarieta' tra la gente di ogni provenienza che cerca di arrivare a fine mese senza incappare nella giustizia.

Biondillo è uno scrittore che ha cercato di descrivere con luce diversa quegli angoli di Milano che spesso vengono publicizzati sui Tg solo quando c'è una retata con attori al seguito.

02 agosto 2010

Roberto Baggio ed il ritorno al calcio (non giocato)

Fantagazzetta.com - Roberto Baggio ed il ritorno al calcio (non giocato)
Era il 16 maggio 2004 quando Roberto Baggio, l'ex codino che tanto ha fatto sognare i tifosi italiani (e non), si ritirò dal calcio giocato. Da quel giorno era rimasto sempre lontano dal mondo del calcio, fino ad ora.
Attual
mente stava infatti frequentando il corso per allenatori a Coverciano, voci lo davano addirittura come prossimo tecnico del Brescia, ma è stato contattato dalla Figc per ricoprire un ruolo nella federazione. L'accordo è stato raggiunto oggi dopo un incontro tra l'ex fuoriclasse e il presidente della Figc Giancarlo Abete, accompagnato dal direttore generale Antonello Valentini e dal presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri.
L'annuncio ufficiale verrà dato mercoledì prossimo al termine del consiglio federale, Baggio prenderà il posto di Azeglio Vicini come presidente del settore tecnico.
Ecco alcune parole rilasciate da Baggio al termine dell'incontro: "Sarà un'esperienza impegnativa ma spero divertente. Ci sono tanti settori di cui si deve occupare il settore tecnico, però ci vuole un po' di tempo e bisogna capire tante cose".