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15 aprile 2011

Prove “granitiche” contro i falsari di Formigoni 

Prove “granitiche” contro i falsari di Formigoni | Gad Lerner
Torno da Venezia e trovo questa buona notizia su www.repubblica.it
Sono lieto di averla anticipata invitando Marco Cappato, il protagonista della denuncia, lunedì scorso all’Infedele.

La Procura della Repubblica di Milano ha individuato circa 770 firme false sulle 3.800 raccolte per le ultime regionali dal listino ‘Per la Lombardia’ del governatore Roberto Formigoni. Una decina di consiglieri comunali e provinciali di tutta la Lombardia è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di falso ideologico, che prevede la condanna da due a sei anni di reclusione.
I consiglieri che hanno convalidato le firme per le elezioni dello scorso 28-29 marzo stanno ricevendo in queste ore un invito a comparire in Procura per un interrogatorio. Fra loro ci sono i consiglieri provinciali milanesi Barbara Calzavara e Massimo Turci. La falsità delle firme è stata accertata non con una perizia calligrafica, ma convocando uno per uno in Procura tutti i firmatari, 770 dei quali, in relazione al listino bloccato, hanno disconosciuto la propria firma. Per questo motivo le fonti di prova raccolte sono state definite “granitiche” dagli inquirenti. La prova del falso è ritenuta certa anche per numerose firme presentate a sostegno della lista provinciale milanese ‘Il Popolo della libertà Berlusconi per Formigoni’.
L’inchiesta era nata anche a seguito di un esposto dei Radicali che avevano consegnato ai magistrati copia di circa 500 firme da loro ritenute false. I Radicali avevano presentato anche un secondo esposto al pm perché, a loro dire, anche in base ad articoli di stampa, la lista di Formigoni sarebbe stata riaperta all’ultimo momento per fare entrare come candidata consigliere regionale Nicole Minetti, poi eletta nel listino bloccato.

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