Il Presidente Napolitano: «Rispettare il Tricolore è un dovere per chi ha ruoli di governo»

11 luglio 2010

Sud Africa 2010 e ammennicoli vari.

Il primo mondiale africano passera' alla storia per alcuni elementi folkloristici.
Iniziamo con la ormai mitica Vuvuzela, strumento a fiato dal suono stordente che serve a incitare gli atleti; alcuni non sopportano piu' il fracasso che si genera allo stadio pero', alla fine, poeticamente lo si puo' intendere come lo sberleffo del popolo verso gli avversari e i potenti.

Il polpo Paul è la vera mascotte del mondiale, di origine italiana ( si mormora che provenga dall'Isola d'Elba ) ora risiede in un parco acquatico tedesco dove ha conquistato la fama pronosticando vittorie e sconfitte della nazionale tedesca intasando il web con le sue previsioni.

Il pallone del mondiale, lo Jabulani, verra' ricordato senza rimpianti dai portieri vittime delle traiettorie alquanto imprevidibili quando il pallone veniva calciato da fuori area.

Probabilmente gli arbitri al prossimo mondiale avranno degli aiuti elettronici per scongiurare nuovi errori evitabili come il goal inglese non dato o errori microscopici per l'occhio umano come i fuorigioco millimetrici.

E' stato anche il mondiale degli allenatori sui generis come Maradona, Dunga, Loew e Bert van Marwijk che non si sono affatto comportati male a confronto di Lippi, Domenech e Capello; della vecchia guardia si salvano solo Del Bosque, Tabarez e Rehagel mentre le sorprese son venute con l'allenatore serbo del Ghana Milovan Rajevac e il giapponese Takeshi Okada detto il Mourinho del sol levante.

Stasera si gioca la finalissima, Olanda contro Spagna, gli Orange contro le Furie Rosse, con i boeri che tiferanno per i loro avi e gli africani che si entusiasmeranno per gli spagnoli.
L'Olanda è alla terza finale e meriterebbe il successo eppoi gli spagnoli si galvanizerebbero un po' troppo con la vittoria soprattutto con noi italiani catenacciari, colpevoli di aver vinto per ben 4 volte il mondiale.

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