Il Presidente Napolitano: «Rispettare il Tricolore è un dovere per chi ha ruoli di governo»

04 ottobre 2010

I due tavoli di Mister Walfenzao

(...)Nella storia dell'appartamento di Montecarlo non c'è un semplice ragioniere che segue le pratiche fiscali. No, c'è James W. che ha la casa a Montecarlo, ufficio a Miami, domicilio a Curacao ma anche a Santa Lucia, email a volontà, dipende dal «cappello» (alias paradiso fiscale) apparecchiato per il cliente. James è l'uomo che nel 2008 mette in piedi la struttura societaria (Printemps e Timara con tutta la «famiglia» connessa: Jaman, Jason ecc.) per l'acquisto a 330.000 euro dei 55 mq in Boulevard Princesse Charlotte 14 dove andrà ad abitare Tulliani.
Però James è anche, come noto, il professionista di riferimento di Atlantis World Giocolegale (Awg). Si tratta di un gruppo leader in Italia nelle slot machine e videopoker che farebbe capo a Francesco Corallo. Fino a due anni fa, cioè fino all'elezione in Parlamento, il responsabile in Italia era l'ex finiano Amedeo Laboccetta.
James Walfenzao è in mezzo: Atlantis World da una parte, appartamento dall'altra. Un caso? Un passaparola? Non è una sospettabile coincidenza che l'uomo della holding dei giochi sia lo stesso regista della compravendita di Montecarlo?
È molto esplicita l'email del 6 agosto, rivelata da Lavitola, in cui un preoccupato Walfenzao parla a un collega della «sorella (Elisabetta Tulliani, ndr) del cliente che sembra avere forti legami con uno dei politici coinvolti (Fini, ndr) » nello scontro all'interno della maggioranza. Però manca ancora qualcosa di essenziale: i soldi. Chi li ha messi? E quanti? Se è vero che la casa valeva molto di più non è assurdo ipotizzare che una parte possa essere stata pagata in nero. È anche per questo che si utilizzano le finanziarie off-shore.
PARADISI E CONCESSIONI - Walfenzao è custode anche di un altro mistero connesso. La proprietà di Atlantis World da poco ribattezzata B Plus Giocolegale limited. È un gruppo che vive sulle concessioni dei Monopoli di Stato, gestisce 82 mila slot machine (30% del mercato) oltre a una forte presenza nelle scommesse e giochi telematici.
Il socio di maggioranza è Francesco Corallo, loro dicono. Vero? Andiamo a Londra. Le società italiane sono controllate all'82% dalla holding londinese B Plus Giocolegale (ex Awg). Ma i documenti raccontano che sopra ce n'è un'altra alle Antille olandesi (Walfenzao lì è di casa), e sopra ancora un'altra holding a Santa Lucia, precisamente la Hoshi Okara Corp Limited. Proprio a Santa Lucia.
A questa nebbiosa proprietà lo Stato dà la concessione, che tra l'altro scade il 31 ottobre. Se dietro a tutti questi paraventi c'è Francesco Corallo bisogna crederlo sulla parola. Anche perché da poco la proprietà finale è stata trasferita di nuovo, finendo nel «The Vales Trust», nazionalità ignota. Eppure il business è in Italia e la concessione è pubblica.(...)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se davvero Tulliani volesse uscire pulito da questa storia gli basterebbe dire la verita',cioe' che l'appartamento e' suo. Invece continua a nascondersi, cosi' non potra' piu' abitare quell'appartamento, non potra' farsi vedere in Italia, dovra' inventarsi una vita da qualche parte (ma dove? non parla le lingue, in america non ci puo' andare, i soci di Corallo padre lo potrebbero trovare). Auguri