Il Presidente Napolitano: «Rispettare il Tricolore è un dovere per chi ha ruoli di governo»

27 ottobre 2010

I favori della Moratti per ottenere l'Expo 2015, Antigua compresa.

Aiuti, regali e promesse il marketing della Moratti -Repubblica

L' ultima promessa acchiappavoti si chiama «Alleanza per l' Africa», fondazione con una dote di 10 milioni di euro per progetti di cooperazione. Per una campagna acquisti pro Expo che punta sul terzomondismo.  Paesi in via di sviluppo da convincere, ma anche marketing-Milano più spinto. Ecco le magliette del Milan e dell' Inter autografate da Kakà e da Materazzi portate in dono a capi di Stato e ministri, ecco i cofanetti con i cd della Scala mai mancati in valigia. Ma ecco, in caso di vittoria, anche un tesoretto da 52 milioni di euro da spendere in progetti di sviluppo come conseguenza delle tante promesse elargite in anticipo per convincere i Paesi votanti a sostenere Milano. Cambiali per il futuro se si batterà Smirne. Ma anche regali già fatti e recapitati nel tour promozionale costato 7,5 milioni di euro. Fondi locali (Comune, Regione, Provincia) ma, soprattutto, la rivendita anche in chiave Expo dei consueti denari della cooperazione italiana. Tra l' altro: scuolabus per i bambini delle isole dei Caraibi; sei giovani (da Yemen, Belize, e dalle isole-Stato Santa Lucia, Grenada, Bahamas, St Kittis e Nevis) ospitati a Milano per un anno gratis a studiare turismo a spese del Comune, altri dovrebbero aggiungersene dal Tagikistan fino a esaurire i 200mila euro a disposizione; una metrotranvia progettata da Mm in Costa d' Avorio; un centro sanitario mobile in partenza per l' Africa, che si poteva vedere un paio di mesi fa parcheggiato proprio davanti a Palazzo Marino. Alla Nigeria abbiamo finanziato una piccola centrale del latte, alla Guinea equatoriale un progetto di assistenza per malati di Aids. A Cuba abbiamo regalato bus dismessi da Atm. E ancora, master in tema di sviluppo sostenibile finanziati in Cile, contributi per ricerche sul biodiesel ai brasiliani, una «settimana della cultura mongola» a Milano assicurata nell' ultima missione a Ulan Bator guidata dal presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, l' ospitalità all' ultima Bit con uno stand allestito chiavi in mano per chi può puntare sul turismo come i 13 Paesi dei Caraibi. C' è di tutto, nella rete lanciata dal sindaco Moratti e dal ministero degli Esteri nel grande mare dei 142 Paesi che tra una settimana decideranno chi ospiterà l' Esposizione universale del 2015. Milano e Smirne le candidate, votazione a scrutinio segreto. E dunque? Dunque c' è stata la lotta diplomatica tra le due concorrenti per convincere i Paesi a sostenerle. Ma ci possono essere anche i colpi bassi che diventa arduo parare, perché la storia di queste sfide internazionali, malignano molti, nasconde spesso anche una guerra segreta e inconfessabile fatta di blandizie ai singoli delegati votanti. Verità o leggenda? Questo nessuno lo saprà mai. Quello che invece si sa racconta la battaglia delle armi convenzionali: le collaborazioni offerte ai Paesi emergenti, per i quali l' Expo diventa un piccolissimo volano di sviluppo nel grande business che un' esposizione porta con sé. Ogni Paese vale un voto. Le alleanze figlie della geopolitica le fai con i Paesi big. I grandi numeri, però, arrivano con i piccoli. è questo lo spirito dell' Expo, ed è una partita che Milano e Smirne stanno giocando fino in fondo l' un contro l' altra armata. Made in Italy, formazione e know how, turismo, scambi commerciali, gli asset per Milano. E vale tutto: in Nepal la promessa è stata quella di sensibilizzare gli italiani a importare vino a Katmandu, in Thailandia di portare una mostra su Leonardo a Bangkok. Fortissimo il corteggiamento verso la Corea del Sud e verso la Cina, seppure secondo molti alleata di Smirne, con un robustissimo sostegno di Comune, Fiera e governo all' Expo 2010 a Shanghai. Letizia Moratti ha concentrato la sua campagna acquisti su due aree da cui si aspetta un pieno di voti, il Sud America e i Caraibi. Ma ha guardato molto anche all' Africa, lo scacchiere cruciale per vincere. Qui si ripromette di spedire larga parte del tesoretto da 52 milioni di euro in caso di vittoria. E la fondazione "Alleanza per l' Africa", presentata a Parigi due giorni fa dal sindaco e dal governatore Formigoni, serve proprio a questo. Carta terzomondista, appunto. Così come l' adesione alla Millenium Campaign dell' Onu contro la fame nel mondo. Così come l' accordo con Planet France di Jacques Attali: in caso di vittoria, Milano si impegna a convogliare lì denari per finanziare microcredito nei Paesi in via di sviluppo.GIUSEPPINA PIANO

(...)Un accordo siglato nel marzo 2008 tra il sindaco, Letizia Moratti, e il governo guidato da Baldwin Spencer, già grande amico del nostro premier.
Milano si è impegnata a inviare fondi per l’illuminazione delle strade; finanziare un progetto di ricerca per la barriera corallina; costruire una scuola di calcio con un impianto sportivo; realizzare corridoi di transito per la navigazione commerciale e un centro di canottaggio. Ma non è tutto. Si parla anche di rafforzare i collegamenti aerei, investire nei mezzi di trasporto locali, intensificare gli scambi commerciali e creare delle borse di studio riservate agli universitari. (...)tutto ciò risulta nero su bianco dai documenti del Governo di Antigua, consultabili sul sito della repubblica caraibica.

Qui l'articolo de Il Fatto Quotidiano sui favori della Moratti allo Stato di Antigua.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma come credevi che Milano avesse vinto l'Expo, raccontando storielline? Mandando Tulliani come mediatore?

Anonimo ha detto...

Non e' che le promesse ad Antigua sono state fatte da Prodi quand'era presidente del consiglio?

Nice ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nice ha detto...

Giusto vincere l'expo investendo tot. soldi.

Meno giusto che l'attuale situazione dei lavori dell'expo sia fermo e che l'expo sorga su terreni privati visto l'uso di soldi pubblici per vincere la gara.

Molto meno giusto regalare una montagna di favori e di soldi ad Antigua non solo per vincere l'expo ma anche per favorire Berlusconi nelle sue attività di privato cittadino.

Anonimo ha detto...

I favori a Berlusconi sono tutti da dimostrare

Anonimo ha detto...

Non e' che anche Monaco ha votato per Milano Expo e Tulliani ci ha lucrato l'appartamento?

Anonimo ha detto...

Visto che i voti per l'Expo sono segreti e non sappiamo chi abbia votato per Milano, come soluzione proponi l'autarchia? Visto che gli USA hanno votato per Milano, non e' che l'appartamento a Manhattan di Velotroni e' una cosa altrettanto losca?

Nice ha detto...

Prova a vedere sui siti governativi di Monaco o degli Usa, forse ci sono le foto e la lista dei favori come sul sito del governo di Antigua.

http://www.ab.gov.ag/gov_v2/government/pressreleases/pressreleases2008/prelease_2008mar16_1.html

Anonimo ha detto...

il voto di Antigua vale un voto, come quello di ogni altro Paese. quel voto ci e' costato poco.

Anonimo ha detto...

Sui siti USA non c'e' altro che la cooperazione con Antigua, come per l'Italia. Ho comunque trovato la foto dell' appartamento di Veltroni, pensavo fosse in Africa invece e' a Manhattan

Nice ha detto...

l'appartamento di Veltroni è stato comprato con soldi suoi mentre il voto di Antigua è stato comprato con i soldi degli Italiani cancellando il debito dell'isola
http://www.unita.it/news/italia/104991/lodo_antigua_il_miracolo_di_berlusconi_via_il_debito

Anonimo ha detto...

Se il voto di Antigua e' stato comperato con i soldi degli italiani,quali altri voti sono stati acquistati con lo stesso sistema? E se gli USA hanno votato - perche' lo hanno fatto - per Milano, allora io dico che gli UAV a Sigonella ci sono arrivati come scambio: sei favorevole allo scambio voto USA-UAVa Sigonella?

Anonimo ha detto...

Secondo te allora quale voto per Milano ci sarebbe arrivato senza contropartita?

Nice ha detto...

un conto è fare dei patti con un altro Stato, un conto è svendere il debito pubblico di un paradiso fiscale.
firmati....

Anonimo ha detto...

Perche' parli di svendere? quali termini di paragone utilizzi per il tuo calcolo? Con quali paesi sarebbe stato sottoscritto un patto "equo" secondo il tuo metro di giudizio?

Nice ha detto...

a quelli a cui non è stato cancellato il debito cioè tutti gli altri.

Anonimo ha detto...

quindi se per avere il voto della Thailandi abbiamo speso 100 milioni di euro senza cancellare il debito( 1voto) e per Antigua abbiamo speso 1 milione di euro ( 1 voto), secondo te con Antigua avremmo fatto un pessimo affare?

Nice ha detto...

potrebbe avere un senso il tuo commento, peccato che ad Antigua siano stati condonati parecchi milioni di € mentre agli altri è stato regalato qualche borsa di studio e autobus usati.

Anonimo ha detto...

agli altri ( e sono 150 paesi) e stato dato di tutto: da accordi di acquisto di materiali ( per quello parlavo della Thailandia,che vorrebbe utilizzare Milano come capitale della moda per esportare le sue produzioni di tessuti) a corsi nelle accademie militari ( alcuni paesi arabi)a materiale vario regalato (vedi aerei Afghanistan) e la lista e' lunghissima.

Anonimo ha detto...

quindi secondo te se gli USA hanno votato per Milano cosa abbiamo dato loro, borse di studio o autobus usati?

Nice ha detto...

150 milioni di € abbiamo condonato a un paradiso fiscale, i tuoi paragoni non reggono.

Anonimo ha detto...

il debito ad un paese viene condonato sulla base di criteri accettati su base multilaterale: chi rispetta i requisiti puo' avere il debito condonato. Se Antigua rispetta i criteri bene per Antigua.

Nice ha detto...

multilaterale, cioè tra Italia e Antigua?