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05 ottobre 2010

Lavitola & Walfenzao, il porto delle nebbie


Il ministro della giustizia Rudolph Francis è sempre più solo, lui e il suo amichetto Lavitola sono in balia delle smentite e di documenti-patacche creati ad arte.
Il primo ministro dell'isola Sain Lucia e il ministro degli esteri non si fanno vedere o intervistare; Walfenzao invece preferisce far parlare email inverosimili (oltretutto con parecchi errori ortografici e senza nessun riferimento verificabile) per un avvocato della sua caratura, probabilmente è lui la mente di questo mostruoso "pacco" costruito per incastrare Tulliani e Fini.
Quest'avvocato in affari con mister slot machine Corallo per molti milioni di €uro, s'interessa in prima persona di questo bilocale lasciando delle tracce ben visibili con l'aiuto dell'allocco Tulliani che, pensando di aver fatto un buon lavoro d'intermediazione, si presta a questo giochino di cui lui non sospetta nulla.
Dunque la querelle non inizia con l'articolo di fine luglio del Giornale oppure con il blog invernale di Bechis, inizia esattamente con la creazione del partito del predellino e con le prime bizze di Fini che, con riluttanza, accetta lo scioglimento di An per finire dentro la Pdl.
Nel febbraio 2008 viene creato il nuovo partito "Pdl" e nel luglio dello stesso anno viene venduto quel bilocale in quanto il Tulliani dice di aver trovato un cliente, il fatto estremamente strano è che per quella casa si presenta il socio di Corallo, James Walfenzao, con la sua società offshore che incastra il Tulliani offrendogli pure l'affitto della casa.
Il resto è cronaca, Fini si dissocia da Cesare e scoppia il caso mediatico.
Francis e Lavitola diventano amiconi e cadono in continue contraddizioni come le date dell'inchiesta o le motivazioni ( la volontà dell'isola d'uscire dalla blacklist quando, in realtà, è già inserita nella whitelist dell'Ocse).
Dagospia-Il Fatto Quotidiano
Giornalettismo-Il Fatto Quotidiano
Secondo i giornalisti di Travaglio, qualcosa nei comportamenti del responsabile della giustizia di Saint Lucia proprio non torna: perchè ha aspettato l’editore dell’Avanti per parlare?

C’è un momento che divide in due una giornata, racconta il Fatto Quotidiano: è il momento in cui il CESSNA diWalter Lavitola, editore dell’Avanti, atterra a Saint Lucia. Prima di questo momento, infatti, Rudolph Francis, sfuggente ministro della Giustizia dell’isoletta caraibica, si rifiuta in ogni modo di conversare con i giornalisti. Una conferenza stampa convocata per le 9:30 del mattino salta, e il ministro va rincorso per porgli le domande a cui, comunque, non risponde. In tarda mattinata, però, un grosso aereo privato atterra all’aeroporto dell’isola e, sorpresa, dopo poco tempo arriva ai cronisti il messaggio: nuova conferenza stampa fissata per le 16:30.
LA PROVA REGINA – Coincidenze? Il Fatto non ci crede. Perchè su quell’aereo ci sono Walter Lavitola, un suo cronista di fiducia – l’uomo che ha rimediato in Guatemala la presunta email fra James Walfenzao, mente grigia delle offshore caraibica, e i suoi due soci in affari – un cameraman, e una bella ragazza. Convocata la seconda conferenza stampa, il ministro, che prima aveva nicchiato, accennato, si era più volte contraddetto, si fa invece granitico: ogni informazione su Timara e Printemps, società offshore responsabili della movimentazione dell’appartamento di Montecarlo, su cui il governo dell’isola avrebbe intrapreso un inchiesta - pare, addirittura illegittima – è top secret. L’unica domanda a cui il ministro ha voglia di rispondere è quella che gli pone Lavitola: il direttore-editore dell’Avanti “fa riferimento a questa mail fra Walfenzao e Gordon (il referente di Walfenzao sull’isola, costruttore di scatole vuote con sede a Manoel street 10) e chiede al ministro se l’abbia letta. Insomma, se sia quella una delle prove a carico di Tulliani. A questo punto Francis, con telecamere a favore e sorriso accomodante, conferma”. Insomma, della vicenda non si sa niente e niente si può sapere: l’unica cosa che dice il ministro è che ciò che ha in mano Lavitola è una prova decisiva. Strano, no, commenta il Fatto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

si continua ad adombrare la presenza di servizi di informazione, e poi salta fuori che invece l'aereo e' di un tizio in sudamerica. La ricostruzione vacilla, e i giornalisti (stampa e TV) hanno fatto un buco nell'acqua, senza riuscire a smentire la prova del governo di Santa Lucia secondo cui l'appartamento e' di Tulliani