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25 settembre 2010

Il Trust, l'avv. Ellero e la casa di Palais Milton

Non sapremo mai chi è il vero proprietario del bilocale monegasco.Mai.
A meno che lo stesso proprietario non venga allo scoperto, ma dubito che succederà.
La testimonianza dell'avv. Ellero, ex senatore leghista, è un avvenimento con pochi precedenti, forse nessuno.
Un  Trust, o ancora meglio una stiftung, serve a questo, a tenere segreto tutto, ma proprio tutto. Sopratutto serve a tenere segreti patrimonî ingenti, milioni e milioni di €uri, non bilocali e Ferrari.   
  • protezione dei beni: spesso il trust viene istituito a protezione di beni immobili; per esso non è infatti infrequente l'uso del termine "blindatura patrimoniale". Una delle caratteristiche più apprezzate del trust è infatti la segregazione del patrimonio conferito cosicché esso risulterà insensibile ad ogni evento pregiudizievole che coinvolge personalmente uno o più soggetti protagonisti del trust. Per questa sua utilissima caratteristica il trust viene sempre di più impiegato per separare e proteggere il patrimonio personale da quello aziendale o per tutelare tutti quei soggetti il cui patrimonio può essere compromesso da attività professionali rischiose (medici, avvocati, funzionari, ecc.) o, semplicemente, da comportamenti personali avventati (gioco d'azzardo, uso di droghe e alcool, ecc.).
  • riservatezza: le disposizioni contenute nel trust possono essere riservate, e questo può essere un motivo sufficiente per la sua creazione;
  • tutela dei minori e dei soggetti diversamente abili: spesso, come visto, le disposizioni testamentarie prevedono che i minori abbiano un godimento limitato dei beni fino alla maggiore età o che i soggetti diversamente abili possano godere dei beni in trust senza esserne pieni proprietari;
  • tutela del patrimonio per finalità successorie: di frequente un trust viene costituito allo scopo di tutelare un patrimonio nel passaggio generazionale o dallo sperpero ad opera di soggetti incapaci di amministrarlo, dediti al gioco o affetti da eccessiva prodigalità;
  • beneficenza: in molti ordinamenti di common law gli enti di beneficenza debbono essere costituiti in forma di trust;
  • forme di investimenti e pensionistiche: i piani di investimento pensionistici ed i fondi comuni sono derivazione dei trust fund anglosassioni;
  • vantaggi di natura fiscale: un trust può dare vantaggi fiscali. Se il risparmio di imposta è l'unico motivo che ha spinto ad istituire un trust, può essere considerato illegittimo e sanzionato. Come qualsiasi istituto giuridico, l'uso elusivo od evasivo è contrario alle norme di legge e sanzionato.
  • altro: il trust, come detto, è idoneo a realizzare una vasta molteplicità di scopi non facilmente enumerabili

Nei giornali si scriveva pure che il beneficial  owner sia il reale proprietario, non è vero, o meglio è una forzatura, la spiegazione c'è anche nel sito della Corpag di Walfenzao.  

Traduzione dal sito Corpag- Services -Trust. Il trust è un contratto tra un individuo (Settlor) che trasferisce alcuni beni di sua proprietà (the Trust fund) a una o più persone (the trustees) con le istruzioni, che sono giuridicamente vincolanti per gli amministratori, che gli amministratori dovrebbero tenere il fondo fiduciario a condizioni prescritte (the beneficiaries).I Trust può essere revocabile o irrevocabile.

I trust possono ad esempio essere utilizzata per fornire riservatezza, protezione dei beni e vantaggi fiscali.

Nelle giurisdizioni i servizi del Gruppo Corpag, trust sono esenti d'imposta (a determinate condizioni) e non hanno alcun obbligo di presentare i conti di fiducia con l'amministrazione fiscale locale, preservando in tal modo la riservatezza delle attività di Trust.
  • Settlor
Colui che promuove/istituisce il trust, intesta beni mobili/immobili all'amministratore, il quale ha il potere-dovere di gestirli secondo le "regole" del trust fissate dal disponente.
 Il settlor (disponente) trasferisce l'intestazione (non la proprietà, quantomeno per come è intesa nel diritto italiano) di quei beni vengano amministrati dal trustee nell'interesse dei beneficiari e nei limiti di quanto stabilito nell'atto istitutivo
  • Trustee
Il trustee può essere, come visto, una persona fisica, un professionista di fiducia del settlor, o anche una persona giuridica come ad esempio un fondo pensione. L'atto costitutivo del trust disciplina gli obblighi e i diritti del trustee e, in caso di pluralità di trustee, i modi di soluzione delle controversie. 
  • Beneficiary
 Anche il beneficiary può essere una persona fisica o giuridica, un insieme di soggetti determinati anche genericamente e/o non ancora esistenti al momento della costituzione del trust, come spesso avviene nei trust costituiti a scopo benefico (es.: "i miei nipoti e pronipoti"; "i poveri del villaggio X"; "i minatori del pozzo n. 14").
Detto in parole povere, il beneficial owner può anche essere solo un mero "usufruttuario".
L'avv. Ellero ha rilasciato l'intervista perché disgustato dal linciaggio e dalle palle che circolavano, la lettera del ministro Francis dice chiaramente che il proprietario non è il Tulliani, bisogna però sapere di cosa si sta parlando .
Con buona pace di Dagospia che ancora vuole sapere di chi è quel bilocale, non c'interessa di chi è, c'interessa sapere di chi non è; non di Fini e non è della famiglia Tulliani. Il resto è Gossip.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Il legale dice che in un certo momento l'immobile era di proprieta' di un suo cliente, aggiungendo pero' di non sapere da quanto tempo la societa' fosse proprietaria dell'appartamento ( anni? mesi? gioni?) ne' se lo sia ancora. L'avvocato ha anzi tenuto a precisare che le societa' passano di mano in un attimo. Chi ci assicura che il passaggio di proprieta' attraverso questo misterioso soggetto non sia un paravento creato per proteggere qualcuno? Sarebbe questa la prova regina dell'estraneita'... mah...

Anonimo ha detto...

Infatti un appartamento a Montecarlo e una Ferrari ( e lasciamo perdere il resto degli immobili di cui siamo venuti a conoscenza)mica sono un patrimonio ingente, chi di noi non ha un appartamento e la residenza a Montecarlo e una Ferrari? Chiunque puo' ottenere la residenza a Montecarlo, basta esibire il libretto della pensione sociale italiana!

Nice ha detto...

Anonimo 1:
Non c'è neanche la prova che la casa sia di Fini o di Tulliani.

Anonimo 2:
Cosa ti devo dire ? la realtà è questa e un Trust costa parecchi soldini sia per avviarlo che per mantenerlo nel corso degli anni, poi se tu vuoi fare dell'ironia fai pure....

Anonimo ha detto...

Non c'e' neppure la prova del contrario: utilizziamo allora questo stesso sistema sempre e con tutti?
Nessuna ironia sui patrimoni ingenti: se non servono ( i patrimoni ingenti) per ottenere una residenza a Montecarlo, acquistare una Ferrari ed abitare a Montecarlo allora ci andiamo tutti, perche' no? Non capisco perche' quei beni/stile di vita non siano per Nice indicatori di un patrimonio ingente, mentre poi qualche migliaio di euro per costituire/mantenere una fiduciaria diventino una spesa elevata: costeranno al massimo un decimo rispetto al mantenimento di una Ferrari, e altrettanto rispetto ad una residenza a Montecarlo

Nice ha detto...

Mi pare che sia un buon sistema quello di confutare le proprie tesi con delle prove.
Cmq. a parte che tra l'apertura del trust, il mantenimento e avvocati vari ti partono 100.000 € dilazionati in 10 anni ( perché per meno anni è assolutamente inutile farlo) e le spese continuano fin quando il Trust è in essere, questo per cercare di spiegarti che il Trust è uno strumento per chi appunto ha ingenti patrimoni ed entrate da nascondere.
Il Tulliani è un "ragazzo" che pensa alle bionde e alle Ferrari (macchina costosa a secondo del modello e degl'interni), non mi sembra il tipo che pensa a queste cose anche perché appunto per mantenere in vita un trust devi avere anche dell forti "entrate".
Mi dispiace ma c'è gente benestante, ricca , multimilionaria, miliardaria, tycoon della finanza.
Quindi è inutile che ironizzi sulla quantità di soldi, infatti a Montecarlo c'è gente che vive in un attico, c'è gente che vive in yacht di 70m e c'è gente che vive in un bilocale piano-terra, son tutti ricchi uguali?

Anonimo ha detto...

Quindi chi ha ottenuto la residenza vincolando almeno 300 mila euro, vive in un appartamento che vale 1,5 milioni di euro, ha un'auto che costa 300mila euro ( ma tu mi dici che dipende dagli interni se è costosa) non è ricco? Ma allora chi è ricco secondo te?
Io guadagno 1500 euro al mese e mi considero fortunato rispetto a chi il lavoro non lo ha: anch'io penso alle bionde e alle Ferrari, ma alle Ferrari non ci si arriva con 1500 euro al mese. Ironizzo dici? A me sembra la verità, magari chiediamo ai lettori del blog se per loro Tulliani è ricco ..

Nice ha detto...

Il Tulliani è ricco, mi pare ovvio, però ci sono vari gradi di ricchezza, e mi pare ovvio anche questo...
io piuttosto mi chiedo se il Tulliani è stato "abbordato" da Walfenzao o il contrario, non è un particolare da poco.

Anonimo ha detto...

Tulliani che lavoro fa? Quali specializzazioni ha maturato? Dove piglia i soldi per fare la vita che fa? Che redditi dichiara e dove? Dove ha preso i soldi per avere la residenza a Montecarlo, per girare in Ferrari , per pagare l'affitto di un appartamento a Montecarlo? E' uno che si arrangia, e per arrangiarsi conosce personaggi che si arrangiano. E chi va con lo zoppo..

Nice ha detto...

Tulliani ha avuto solo il culo di essere il fratello di una tizia che ha spellato al Gaucci fino all'ultimo centesimo....
c'est la vie.

Anonimo ha detto...

Fosse solo culo passi. Ma ci ha marciato, spacciandosi per inviato d'affari di persone delle quali utilizzava il nome: e questo non è culo. Tulliani ha usato la sorella come cavallo di Troia..

Anonimo ha detto...

Nice allora se Tulliani è ricco (come dici) ed è il fratello di una che ha spellato un tizio, stai dicendo che Tulliani è un magnaccia e sua sorella una che usa gli uomini per fregar loro i soldini? Una, come dire ....
E allora avrebbero fregato anche Fini?